03 dicembre, 2011

Scuole da rinvigorire

Luca Bonfanti, Il Vecchio e il Giovane (acrilico su tela)
Giovani sempre più impreparati che fanno il loro ingresso alle scuole superiori senza una formazione adeguata con  un alto rischio di abbandono già alla fine del primo anno. Colpa di chi? Della playstation, di facebook o dell'età? Se i nostri ragazzi oltre ad affacciarsi al periodo più confusionale della loro vita, l'adolescenza, si trovano pure a dover far fronte ad una scuola un po' stile rétro beh insomma il risultato si fa presto ad immaginarlo.
Ma è questo ciò che è emerso dal Rapporto sulla scuola in Italia 2011 (Editori Laterza) pubblicato dalla Fondazione Agnelli, secondo cui la scuola media italiana risulta essere la peggiore d'Europa.
Il Rapporto spiega che nel passaggio dalle elementari alle medie i nostri ragazzi subiscono un notevole peggioramento dei propri risultati oltre a verificarsi drammatici divari di apprendimento derivanti dalla loro origine socio-culturale. Secondo il Rapporto, infatti, la probabilità di essere in ritardo alla fine delle medie da parte di uno studente figlio di genitori con licenza media è quattro volte superiore a quella del compagno figlio di genitori laureati.

Ma sinceramente questo dato non lo posso condividere. Credo che un genitore anche se in possesso della sola licenza media abbia gli stessi strumenti di un genitore laureato per accompagnare il proprio figlio nel suo percorso scolastico. Ritengo che a far la differenza socio-culturale di una famiglia sia quanto questa comunichi al suo interno, più che dal numero di diplomi o dottorati presenti. Ci sono dottori incapaci probabilmente di parlare con i propri figli e operai, invece, in grado di sostenere con loro le argomentazioni più svariate.
Saper ascoltare ed essere ascoltati, questo fa la differenza socio-culturale di una famiglia.

Piuttosto dovremmo ricercare nel corpo docente la principale causa di questo deficit della scuola media italiana. Infatti, secondo quanto raccolto dalla Fondazione Agnelli gli insegnanti in Italia risultano essere troppo "vecchi" (età media: 52,1 anni, molti gli over 60), i meno soddisfatti della loro preparazione complessiva e i meno motivati.
Ma come si traduce questa lacuna sul rendimento dei nostri ragazzi? Penso che avere degli insegnanti anziani penalizzi innanzitutto il rapporto studente-insegnante che, in particolare alle medie, è fondamentale per aiutare il giovane nella sua delicata fase pre-adolescenziale. I nostri figli a questa età è più probabile che trovino un complice nel giovane insegnate piuttosto che nel proprio genitore.
Mentre dal punto di vista didattico ritengo che un metodo educativo troppo tradizionalista potrebbe essere sfavorevole al raggiungimento degli obiettivi da parte di ciascun studente.
Solo con un deciso rinnovamento sia a livello didattico sia a livello professionale la scuola potrà perfezionarsi creando così risorse umane preziose per un futuro migliore.

*Luca Bonfanti. Giovane artista italiano capace di posare sulle sue tele cromatismi e forme delicatamente profonde e surreali. Ha ottenuto riconoscimenti e premi in concorsi nazionali e internazionali. È membro degli artisti del “Museo della Permanente di Milano”, dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti “Tau Visual” e dell’associazione International Advertising Association “IAA”. Presidente dell’associazione artistica “Temenos” e titolare dell’agenzia di pubblicità “Bimage Communication.”

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