12 novembre, 2011

Bambini, il diritto di esserlo

Lo scorso anno le insegnanti hanno fatto stilare a mia figlia una carta con i diritti dei bambini, diritto di giocare, di studiare, di riposare, di mangiare…Beh tutto sommato mi sembravano dei punti più che ovvi. Ma forse valeva la pena soffermarsi davanti a quella parola, diritto.  Ma cos’è il “diritto”?
Secondo la lingua italiana la definizione della termine diritto è

“ciò che l'individuo pensa che gli spetti o crede di potere rivendicare in base a esigenze naturali o alla cultura e alle consuetudini della comunità in cui vive”
Ma perché il “poter rivendicare”? Eh già, poter rivendicare…mentre per me i diritti di mia figlia sopra elencati erano e sono del tutto ovvi non lo sono purtroppo in altre realtà, e senza dover andare troppo lontano.

Il 20 novembre del 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child).
Riferimento costante dell’Unicef, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo. Essa prevede anche un meccanismo di controllo sull’operato degli Stati (ad oggi gli Stati sono ben 193), che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini sul proprio territorio.
La Convenzione è composta da 54 articoli e da due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale).

I suoi principi fondamentali si snodano su 4 punti principali:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
  • Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
L’Italia ha ratificato la Convenzione con Legge n. 176 del 27 maggio 1991 e ha fino ad oggi presentato al  Comitato sui Diritti dell'Infanzia quattro Rapporti.

Insomma, vale sempre la pena soffermarsi e dare la giusta importanza alle parole. Diritto, ricordiamocelo, è una sacrosanta parola!


Alcuni appuntamenti:

15, 16 e 20 novembre 2011
Milano, Triennale Design Museum, Teatro Agorà
Tre giornate con momenti di gioco/laboratorio, formazione, riflessione
e consumo culturale

19, 20, 26 novembre e 3 dicembre
Desio (MB), Biblioteca
In programma spettacoli, laboratori e letture animate per bambini dai 3 agli 11 anni.
Ingressi gratuiti, previa prenotazione


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